IL LIONS QUEST E TERNI HOST: UN SERVICE PLURIENNALE

Il gruppo di insegnanti con la formatrice Claudia Crudele e la Dirigente Scolastica e Officer Distrettuale Maria Rita Chiassai
Il gruppo di insegnanti con la formatrice Claudia Crudele e la Dirigente Scolastica e Officer Distrettuale Maria Rita Chiassai

Terni Host è il più antico club di Terni e vanta una lunga storia di attività di servizio di grande spessore svolte in favore della comunità.
Uno di questi service è il Lions Quest che, sin dal primo lontano corso, con la forza del suo dispiegarsi, ha conquistato i cuori dei soci ed è diventato un service pluriennale.
Anche nel 2015 il Lions Club Terni Host ha organizzato, sponsorizzato e finanziato il “Progetto adolescenza” corso di formazione destinato ai docenti della Scuola secondaria. Attenta e accurata l’organizzazione da parte dei soci del club, insieme a Maria Rita Chiassai, officer Distrettuale del Lions Quest e Dirigente Scolastico del Liceo Classico “G.C.Tacito”.
Riportiamo qui le considerazioni di Leonardo Maggi, alunno della scuola e redattore del giornale d’Istituto ” Tacita Vox”.
“Progetto adolescenza, questo il titolo degli incontri guidati dalla dottoressa Claudia Crudele ed ospitati al liceo classico Gaio Cornelio Tacito di Terni. Venticinque i docenti provenienti dalle diverse scuole del territorio che hanno partecipato al corso di formazione. Questo ambizioso progetto è curato ogni anno dal “Lions Quest International” che da molto tempo è impegnato, attraverso il “Progetto adolescenza”, nella ricerca di una strategia educativa che abbia come strumento la sinergia tra scuola e famiglia con l’obiettivo di creare un percorso educativo unitario. Il progetto, di proprietà della fondazione LCIF, è stato introdotto in forma sperimentale nelle scuole italiane per cercare un nuovo legame tra docente e alunno. Io ho avuto, come alunno, il privilegio di poter partecipare agli incontri di formazione rivolto ai docenti che si è tenuto al liceo classico. Credo che se venisse messo in atto in tutte le scuole potrebbe essere un ottimo modo per gli insegnanti di conoscere noi alunni e viceversa. Spesso a tutti noi accade di trascorrere molto più tempo a scuola che a casa e quindi i nostri insegnanti diventano una sorta di secondi genitori. Il “Progetto adolescenza” può essere utile soprattutto come scambio di idee e di opinioni tra alunno e professore. Tutto questo potrebbe aiutare quei ragazzi che vivono, in casa e fuori, situazioni difficili e complicate. Io credo che dovremmo provarlo in tutte le classi e poi alla fine del percorso confrontarci per scambiarci parere ed opinioni, sia positive che negative. Di fatto il programma promuove un percorso di crescita personale, attraverso la conoscenza di se stessi, del gruppo e del contesto sociale di appartenenza. Stimola l’assunzione di impegni a lungo termine, affina lo spirito critico e la capacità di compiere scelte sane, anche in situazioni di “rischio”. Promuove le competenze di ascolto, comunicazione e riflessione. E’, per le insegnanti, senza ombra di dubbio, un metodo per comprendere meglio i ragazzi e i problemi adolescenziali.
Molti allievi del classico e non solo, nelle cui classi è stato attuato il “Progetto adolescenza”, sono propensi alla sua utilizzazione perchè credono che possa servire a conoscere meglio i compagni, a comprendere le proprie e altrui debolezze, ad accettare quello che ognuno di noi è e soprattutto sottolineano: educa al rispetto che spesso in alcune circostanze è quasi completamente assente.
L’anno prossimo riporteremo il monitoraggio sul progetto e la ricaduta sugli alunni delle classi che lo hanno attuato in questi anni.”
I docenti formati sono stati entusiasti ed hanno dimostrato chiaramente la loro soddisfazione e la loro volontà di metterlo in atto.
Alcuni di loro, al rientro nel loro Istituto, hanno chiesto al Dirigente Scolastico di attivarsi perché fosse messo in atto un nuovo corso per i docenti della scuola primaria; ci siamo attivati e tra pochi giorni la formatrice Claudia Crudele tornerà a sensibilizzare e a formare gli insegnanti della nostra città in un corso che si svolgerà presso l’Istituto Paritario Leonino”